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15 febbraio 2014

Pista Parallela NO GRAZIE

Se Renzi o Nardella intendono pensare di ristabilire quel sistema che ha fatto di Firenze la città feudataria della Toscana, nei confronti della quale tutte le altre città o le persone che le rappresentavano erano vassalli, valvassori, valvassini, e infine plebe, io dico semplicemente questo: possono mettere tutti i vassalli, valvassori e valvassini che vogliono, ma troveranno sicuramente la plebe di Prato a fare quella grossa opposizione che è necessaria nei confronti dell’aeroporto di Firenze, che farebbe comodo solo a Firenze e che farebbe diventare Prato la periferia della periferia del capoluogo di regione. Sappiamo benissimo che non si tratta di una questione semplicemente amministrativa o di sistema, ci sono dei potentati economici e delle pressioni che spingono in quella direzione. E che tutto questo voglia ridurre Prato alla periferia della periferia, sopra cui passi un aereo ogni 4 minuti, per i comodi dei fiorentini, senza neanche permettere che questo aeroporto possa diventare, per come è stato concepito, un aeroporto di livello intercontinentale, è inaccettabile. Se questo progetto troverà il consenso da parte delle persone che in qualche maniera sono legate a Renzi o a Nardella, sicuramente non trova i pratesi disponibili ad essere un’altra volta assoggettati dopo che per 60 anni l’amministrazione fiorentina ha fatto i propri comodi nei confronti della città di Prato. In linea con questo argomento, per ritornare al cattivo esempio che la politica sta continuamente dando, il fatto che per far comodo al nuovo presidente del consiglio Renzi mettendo una sua persona dentro la Regione sia stata rivista la Giunta regionale sinceramente è un atto della peggior politica, anche alla luce del rinnovamento e al nuovo modo di fare politica che Renzi aveva promesso, ed è una dimostrazione del fatto che a parole tutti sono in grado di dimostrarsi innovatori e propensi al cambiamento, mentre nei fatti risuccedono le stesse cose che sono successe nel passato, forse anche peggio.